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martedì 16 febbraio 2010
PD MAGNAGO & BIENATE
Con un sistema elettorale in cui i parlamentari sono "nominati", cambia tutto. L'Onorevole Binetti "nominata "dalla segreteria pd, avendo deciso di uscire dal partito, deve avere il coraggio di dimettersi da parlamentare, è un atto che va preteso, perchè il consenso elettorale con la legge "porcata"...è raccolto non sulla persona ma sul simbolo.
mercoledì 25 novembre 2009
cinismo e intolleranza: L’Italia che non vogliamo
Il razzismo della Lega Nord non ha limite e l’intolleranza rasenta la coazione a ripetere. Questa è la natura di un partito che ormai va definito per quello che visceralmente e strutturalmente è: un partito xenofobo, populista, violento e reazionario. Come italiani che vivono all’estero siamo offesi e indignati da questa ennesima provocazione del sindaco leghista di Coccaglio, denominata cinicamente operazione “White Christmas”, ed esterrefatti che tale iniziativa razzista trovi l’appoggio del Ministro dell’interno Roberto Maroni.
Grave e preoccupante poi, è venire a sapere che era stato proprio il sindaco di Coccaglio, Franco Claretti, a spiegare il suo progetto alla prima convention di sindaci leghisti tenutosi a Milano il 24 ottobre, riscuotendo il convinto appoggio dello stato maggiore leghista e i consigli del Ministro per attuare il provvedimento.
Questi i risultati di una politica della sicurezza in Italia del governo di centrodestra che vanta, su un tema così importante, provvedimenti e scelte politiche a dir poco aberranti, non degne di un paese civile, inutili e pericolose, quali tra l’altro l’introduzione delle ronde e del reato di clandestinità.
Di un governo capace di affermare a parole quanto sia importante la sicurezza e la legalità, ma, che nei fatti taglia risorse e mezzi alle forze dell’ordine e crea un clima di “intolleranza parossistica”, come denuncia la Caritas.
Un governo che non vuole sentir parlare delle politiche di cittadinanza, integrazione e accoglienza, che non vuole neppure risolvere le difficili situazioni in cui versano le Questure in Italia, oberate di lavoro per le richieste di rinnovo dei permessi di soggiorno in scadenza.
Questa non è l’Italia che vogliamo. Noi vogliamo un’Italia sicura, ma che allo stesso tempo rispetti il valore della persona migrante, i suoi diritti, e sappia far valere i doveri. Un paese che, ampliando la sfera dei diritti politici e di partecipazione - attraverso il diritto di voto alle amministrative e una nuova legge sulla cittadinanza - promuova la responsabilità di chi, entrato come migrante, vuole diventare cittadino a pieno titolo.
Michele Santoriello, PD Circolo di Francoforte
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